Il cibo produce e trasforma i paesaggi. Il libro

Il cibo produce e trasforma i paesaggi. Il libro

Prefazione

Il Circolo Legambiente di Pordenone, dopo la ventennale esperienza della campagna “Scarpe&Cervello”, ha elaborato, nell’ambito della nuova campagna “Luoghi&Territori”, il progetto “Il cibo produce e trasforma i paesaggi”, che gode del contributo della Regione Friuli Venezia Giulia ai sensi della L.R. 23/2012.
La campagna di ricerca partecipata dedicata per il 2015/16 al rapporto tra cibo e paesaggio, ha attivato un osservatorio sulle recenti trasformazioni dei paesaggi agrari della provincia di Pordenone. Con le parole dell’animatore del progetto, Moreno Baccichet, la lettura del paesaggio agrario del Friuli Occidentale è rivolta all’indagine di come le diverse tradizioni del cibo si siano via via sedimentate e abbiano prodotto paesaggi diversi, a partire dall’Ottocento a oggi.
La campagna si articola in uscite di esplorazione a piedi, con itinerari che interconnettono le visite alle esperienze di nuova agricoltura presenti sul territorio, durante le quali tutti i partecipanti sono sollecitati a osservare e identificare le interazioni tra cibo e paesaggio.
Ed è proprio durante questi momenti di osservazione e dibattito, che hanno riguardato inevitabilmente anche più ampie riflessioni sulla nuova agricoltura e sugli scenari futuri del settore, che è nata l’idea di promuovere un momento di discussione sul futuro dell’agricoltura e una piattaforma di buone pratiche accessibile on line.
Un convegno dal titolo provocatorio “Ci sarà un’agricoltura nel Friuli Venezia Giulia nel 2021?” si è tenuto nel gennaio 2016 alla fiera Agriest Land di Udine: da una discussione delle prospettive future sono state evidenziate debolezze e criticità (ma anche possibili vie d’uscita) e nuove progettualità raccontate da soggetti attivi di nuova agricoltura.
I materiali qui riportati costituiscono una sorta di work in progress del progetto “Il cibo produce e trasforma i paesaggi” che tempo dopo tempo si arricchisce di nuove proposte di contenuti e nuovi approfondimenti. Una, in corso di elaborazione, è costituita da una buona pratica di recupero dei terreni abbandonati nelle aree marginali che, attraverso lo strumento dell’associazione
fondiaria nata in Piemonte da esperienze francesi e recentemente approdata nelle Valli del Natisone, può trovare applicazione anche alla nostra collina abbandonata.
Renato Marcon
Presidente del Circolo Legambiente “Fabiano Grizzo” di Pordenone

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